La vitamina D viene sintetizzata grazie all’assorbimento dei raggi solari dalla nostra pelle e in parte assunta con la dieta.
Essa è essenziale per :
- fissare il calcio nelle ossa
- mantenere i corretti livelli di calcio e fosforo nel sangue
- per il funzionamento del nostro sistema immunitario: soprattutto nella stagione fredda protegge dalle malattie infettive
L’esposizione solare è la principale fonte di vitamina D. Con l’arrivo dell’inverno infatti, quando le ore di luce diminuiscono, possiamo incorrere in carenza di tale vitamina.
Per questo motivo è importante alimentarsi nella maniera corretta e introdurre cibi ricchi di vitamina D nella nostra dieta. Gli alimenti che ne contengono una maggiore quantità sono l’olio di pesce, le carni rosse, i formaggi grassi e il tuorlo d’uovo.
La carenza di vitamina D può causare le seguenti patologie:
- rachitismo, tipico dell’età infantile e causato da una difettosa mineralizzazione delle ossa che le rende più fragili e deformabili
- osteomalacia, tipica degli adulti ecaratterizzata da una difettosa mineralizzazione, con accumulo nell’osso di matrice non mineralizzata
- osteoporosi, che comporta il deterioramento della microarchittetura del tessuto osseo e la conseguente riduzione della massa minerale ossea, predisponendo alle fratture
- debolezza e stanchezza
Quindi, per mantenere un buon livello di vitamina D, è consigliato esporsi al sole almeno 15 minuti durante la fascia oraria in cui i raggi solari sono più forti e introdurre nella propria dieta cibi che ne sono ricchi.
Tuttavia talvolta questo può non bastare quindi può essere utile ricorrere ad un'integrazione.
Un’analisi del sangue mostra se si dispone di un adeguato livello di vitamina D, in modo da poter eventualmente intervenire e riportarne la quantità nel nostro corpo ad uno stato ottimale.